Le punture di pappataci sono un problema diffuso in Italia, per gli umani ma ancora di più per gli animali e in particolare per i cani.
Il pappatacio è un insetto per certi versi simile alla zanzara, rispetto alla quale è grande solo un terzo del volume. Riesce a infilarsi persino attraverso certe zanzariere e anche per questo è così difficile tenerlo lontano.
Il suo nome deriva al fatto che non emette alcun ronzio, nemmeno quando si avvicina per pungere la sua vittima. Ossia letteralmente “pappa” e “tace”.
Come per le zanzare, è solo la femmina a pungere, il sangue infatti le è necessario per via di certe proteine che questo contiene, che le occorrono per deporre le uova.
Punture di pappataci sui cani
Negli umani le punture di pappataci non sono più fastidiose di una puntura di zanzara e solo di rado portano a reazioni allergiche. Invece nei nostri amici a quattro zampe la situazione è assai diversa: un cane può persino morire in conseguenza di una sola, sfortunata puntura.
Questo perché i pappataci sono vettori di parassiti e nello specifico soprattutto di una malattia, la Leishmaniosi, che può essere fatale. Per questo è fondamentale far vaccinare il proprio cane contro tale morbo.
Certo anche la puntura in sé è assai fastidiosa e provoca arrossamenti nella pelle, gonfiori e fastidi all’animale.
Accade perché quando il pappatacio punge attraverso la sua minuscola proboscide, nel corpo della vittima il sistema immunitario si attiva e rilascia una sostanza difensiva che causa gonfiori, prurito e via dicendo.
Per evitare al tuo animale di venire punto da un pappatacio bisogna prima di tutto conoscere il comportamento di questo insetto.
Come evitare al tuo cane le punture di pappataci
Il pappatacio è capace di annidarsi ovunque: negli interstizi di casa, sui muri, nelle fessure degli stipiti e così via.
Ama l’umidità e le zone acquatiche e predilige il buio. Infatti si attiva con il calare del sole e da quest’ora inizia a pungere. Perciò ci sono accorgimenti che possiamo adottare per evitare che i nostri cani siano vittima di questo microscopico predatore.
Innanzitutto gli ambienti vanno tenuti bene illuminati. La luce, in particolare quella naturale, è molto fastidiosa per i pappataci che tendono a rifuggirla.
È stato osservato che dopo alcuni minuti di esposizione al sole, un pappatacio rischia la morte.
Poi è bene areare spesso i locali di casa e mantenerla igienizzata, con una cura particolare per le zone frequentate dagli animali domestici come cucce, tappeti, poltrone e tendaggi.
È importante che anche se si vive in una casa con giardino, il cane non venga lasciato a dormire fuori, perché proprio la notte è l’ideale per diventare preda di punture di pappataci.
Ricordiamo gli antiparassitari
Questo tendenzialmente vale da maggio a ottobre, la stagione di maggior presenza di pappataci.
Purtroppo però con il clima sempre meno stabile tale periodo si è esteso e ora si possono trovare pappataci in Italia quasi tutto l’anno.
Un’altra accortezza è evitare di lasciare in giro contenitori d’acqua, ad esempio dentro sottovasi, diffusori o fontanelle ornamentali, particolarmente invitanti per i pappataci.
Naturalmente oltre a tutto ciò è essenziale trattare il cane con antiparassitari appropriati, imprescindibili.
Oggi in commercio ne esistono di varie tipologie anche a seconda di taglie e tipo di pelo canino, e tutte di qualità. Il rischio di punture di pappataci va disinnescato con ogni arma che abbiamo.